Spesso la Capitanata è oggetto di notizie deplorevoli, terra macchiata nell’orgoglio, un onta contro la legalità…Tuttavia ci sono storie di resilienze, di istituzioni che combattono e si impongono sulla malavita… Ebbene oggi vogliamo ripresentare la notizia di qualche tempo fa, un giorno che celebra la vittoria dello Stato sulla Mafia, un giorno in cui i fratelli cerignolani possono ancor più alzare la testa ed essere fieri di una terra spesso calpestata, ma mai sottomessa definitivamente.
Storia della confisca di una patrimonio alla criminalità organizzata.
Era mercoledì 17 marzo 2021, presso la sala consiliare del Comune di Cerignola, quando la Commissione Straordinaria consegnava alla presenza del Prefetto di Foggia e dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, all’Associazione temporanea di scopo (ATS) denominata “Le terre di Peppino Di Vittorio” un terreno di circa sette ettari provenienti da atti di confisca alla criminalità organizzata. L’ATS era costituita dalla Cooperative Sociali Altereco di Cerignola, in qualità di ente capofila, la Cooperativa Sociale Medtraining di Foggia e dal Centro di Servizio al Volontariato di Foggia.
l terreno veniva concesso gratuitamente all’ATS nell’ambito del progetto denominato “La strada. C’è solo la strada su cui puoi contare”, vincitore dell’avviso della Regione Puglia “Cantieri innovativi di Antimafia Sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano”, al fine di consentirne la valorizzazione per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie. Il progetto ha infatti l’obiettivo di promuovere interventi per la realizzazione di idee imprenditoriali, creazione di spazi per il co-working, contenitori sociali e culturali, luoghi per l’inserimento lavorativo di persone in condizioni di fragilità sociale. Un affidamento ancor più significativo visto che avviene a pochi giorni dal 25esimo anniversario della legge (n. 109/96) che permise il riuso dei beni confiscati alla mafia per fini sociali.